domenica 26 luglio 2009

storia e preistoria...

Una giornata del vecchio Ugh.

Un vecchio barbuto e armato di clava camminava tra i boschi fittissimi in punta di piedi, dato che era in piena preistoria, ma lui non lo sapeva, in effetti quando ha cominciato l’uomo ad essere consapevole di vivere un’epoca? Be’, il vecchio barbuto, che si chiamava Ugh, era convinto di vivere in piena storia, avendo una compagna, tre figli, una figlia, sei nipoti e un dinosauro che gli faceva i servizi in caverna. Una bella caverna fra l’altro, con l’unico difetto di essere scavata così a perpendicolo nella roccia che quando usciva mezzo addormentato la mattina, Ugh rischiava sempre di precipitare nel laghetto giù in fondo, un paio di volte gli era capitato… e detestava fare il bagno appena alzato.
Però era una bellissima caverna, spaziosa, dotata di tutte le comodità moderne, anche le nuore erano sempre contente. Ugh pensava a queste cose mentre silenzioso andava a caccia di conigli preistorici, grandi che con uno tutta la famiglia ci si sarebbe saziata e sarebbe avanzata pure un po’ di carne per fare salsicce: nella storia di Ugh, vale a dire nella nostra preistoria, non si usava ancora allevare maiali, ma coi coniglioloni ci si poteva far tutto. A dire il vero,le donne e i bambini coltivavano un magnifico orto, giù in riva al lago, ma a Ugh piaceva cacciare, perché era un uomo preistorico, vestiva di pelli e aveva una bellissima clava tutta decorata.
Trovò le orme di un magnifico coniglio e prese a seguirle, lento, nel folto. Eccolo lì che rosicchiava un quercione, il bellissimo coniglio dalle orecchie grandi, sarebbe bastato un colpo di clava e SBAM! Ma qualcosa, forse gli occhi tondi e gialli del conigliolone, lo fermò.
Perché dovete sapere che molta magia si aggirava in quei tempi preistorici tra boschi e caverne e rupi minacciose, e niente di più facile che imbattersi in un coniglio magico,evento sempre affascinante ma a volte un po’ seccante, dato il rischio di restare senza cena.
Ma il gran coniglio parlò.
“vecchio Ugh, il tuo istinto di cacciatore ti ha condotto a una bella preda, e non sono poi così giovane da avere rimpianti. Non è nemmeno doloroso sapere che servirò da buon cibo per la tua splendida famiglia. Ed essere ucciso da una clava come quella è davvero un onore… ma… se decidi di risparmiarmi, ti farò vedere la storia, fervente di avvenimenti e valorosi cavalieri, e dopo vedrai ancora la dopostoria, le grandi conquiste della modernità, un certo berpuscone, meglio inteso come governatore del mondo, che riporterà dopo millenni di storia quello stesso mondo a nuova preistoria come qui da noi, ma senza più boschi né caverne, solo deserti di nebbie.”
Poiché era molto curioso, il vecchio Ugh accordò grazia al coniglio, che gli disse di chiudere gli occhi e di avvicinarsi al suo orecchio destro, avendo il conigliolone l’orecchio destro dominante. Quante scene vide il vecchio Ugh! Cavalieri e draghi fumanti, gnomi e masche, hobbit e donzelle sperdute e salvate, generali e soldati, spade e baionette, fucili e cannoni, case e castelli, potenti e miserabili, mobilia ed elettrodomestici, carri e automobili, treni ad alta velocità e cumuli di spazzatura, nevi eterne squagliate dall’effetto serra, mari contaminati dal petrolio, e molto, molto altro, fino al gran finale in cui un piccolo berpuscone, simile a un topastro gigante (le dimensioni, come si sa, sono relative), sghignazzava mentre l’universo intero sprofondava nel deserto di nebbie.
Intontito, il vecchio Ugh si staccò dall’orecchio antenna, tirando un sospiro di puro sollievo. Era bello essere nella preistoria e avere da pensare soltanto al cibo e ai giochi a carte scolpite, la sera: di sicuro erano molto meno pesanti di quella strana scatola che chiamavano televisione, e che aveva dato potere ai berpusconi distruttori dell’universo. Ugh era vecchio ma ancora forte, amava la sua donna e le belle bevute di acqua di sorgente, così fredda e inebriante: vedere l’acqua imprigionata in bottiglie di plastica l’aveva sconvolto.
Ma era troppo tardi, perché ormai sapeva troppe cose del futuro:
“ coniglio, coniglio, fammi dimenticare!”
Ma il conigliolone magico, giustamente, era scomparso!
Ugh si sentiva vecchio di millenni, ora. Il suo mondo non sarebbe mai più stato lo stesso. Sospirò e riprese la strada della sua caverna, ma… non c’era più! Al suo posto, c’era un agriturismo! Perbacco, ma allora erano DAVVERO trascorsi millenni!
Una delle attrazioni dell’agriturismo “dei boschi preistorici” pare sia un nonno, armato di una strana clava, vestito di pelli e con la barba aggrovigliata ai capelli lunghissimi, che compare nelle notti di luna piena, ululando un pianto per la sua caverna perduta. Qualcuno dice che sia un semplice lupo mannaro, ma noi che conosciamo la storia e la preistoria, sappiamo che si tratta del vecchio, vecchissimo Ugh, tradito da un miserabile coniglio ad antenne turbofoniche…

domenica 5 luglio 2009

a Nuni.

Un uomo chino a guardare il mare
dall'alto scoglio del suo lontano sentire
piccole conchiglie gioielli sulla sabbia
e il mare è anche cielo limpido
di variegate sensazioni.

venerdì 3 luglio 2009

bei giorni di giugno.

Grazie vita.

Tre cagnolini latrano nel parco
un bel vento parla di cieli puliti
un giorno di giugno che saluta l'estate.
Grazie alla vita che mi regala
intense gioie di piccole cose
mentre lascio agli abitanti dei vicoli oscuri
gli affari il denaro e l'aridità della mente
l'incapacità del sogno e della poesia
oh be' ognuno ha i suoi valori dopotutto.
Io
mi appello all'allegria.