lunedì 25 aprile 2011

Viaggiatore

Bella giornata, oggi, ho finito di studiare e posso dare via libera ai sogni. I miei pensieri sono una bella compagnia, meglio ancora se posso godermeli quassù, tra queste cime innevate dove il sole fa brillare il candore di milioni di diamanti di pura luce.
Io sono un uomo felice, sulla mia carrozzina che mi porta dove posso arrivare, e con le ali veloci del mio pensiero, che fanno il resto. Le gocce brillanti delle mie ore libere mi scorrono, a una a una, e io seduto qua fuori avvio il motore, brum, partenza! Che sia una partenza vera o finta poco importa, voi venite con me e vedrete quanti paesaggi meravigliosi ci aspettano; oggi andiamo nel bosco, quello dei miei racconti, dove scoiattoli e moscerini, piccoli come sono, hanno la meglio su poveri uomini ricchi solo dei loro troppi quattrini. Bell'accoglienza mi fanno tutti, la mia carrozzina si adorna di ghirlande di abete profumato, mi offrono noci, miele e frutti di bosco. Adoro i lamponi e ne mangio a manciate mentre gli scoiattoli mi prendono in giro per la mia golosità.
Poi decidiamo di andare a casa del re dei gufi, in cima alla roccia di quarzo rosa. Mi arrampico senza fatica, dato che mi ci portano le ali del pensiero. Il re dei gufi mi invita a volare con lui sulla cima del vecchio larice, per cantare il richiamo del bosco alla luna piena. Dunque è già notte? Ma sì, notte di luna piena, in questo mio viaggio anche il tempo mostra aspetti sorprendenti, poichè tutto è possibile nel correre veloce del mio pensare!
Saliamo dunque sulla cima del vecchio larice e ascolto con vera delizia il fiero huhu del re dei gufi, richiamo al mondo perchè tutti si fermino ad ascoltare il mistero della notte. Ed ecco stendersi di fronte a me, nell'alba rosata di un giorno nuovo, un gentile arcobaleno, pronto a portarmi in quelle terre lontane delle sue origini misteriose. Salgo sulla sua groppa iridata, stringendo tra le cosce la striscia indaco, quella della pace. Bellissimo viaggio nel cielo tra nuvole fioccose che nascondono il resto del mondo: nebbie misteriose e mistero del mio cammino!
In fondo alle nubi, laggiù, si apre una vallata splendente di erbe verdissime e fiori dai cento profumi, canti di rondini in volo e cori di cicale felici. Ho capito, è il prato del primo maggio, il prato della pace, finalmente l'ho trovato.... il nonno me ne raccontava, quando ero bambino. Diceva che solo un vero poeta avrebbe potuto un giorno trovarlo, seguendo l'arcobaleno, e che da quel momento non ci sarebbero più state guerre.
E ci sono arrivato io, con il mio arcobaleno e la mia carrozzina che mi aspetta già lì, ghirlandata di fiori di campo, adesso, e con una festa di voli di rondini intorno.
Io sarò dunque poeta di pace, canterò le mie strofe nel mondo e il mio tempo libero correrò a portarlo tra queste montagne innevate dove tutto è ancora possibile.
Adesso è sera e il sole del tramonto illumina di viola le cime più alte. È ora di rientrare in casa, comincia a far freddo. Lontano canta un gufo, poeta della notte.

lunedì 4 aprile 2011

tra i rami fruscianti

vento tra le frasche tra i rami tra i fiori del tempo

vento che soffia tra mille sentieti

vento che corre tra i cerri del bosco

forte

di giovane vita

di canti e profumi del tempo

di buona stagione

m'invita ad andare con lui

alato

tra selle dorate dei colli lontani.