lunedì 9 giugno 2008

storia d'amore

Tre strade per far tardi.

Erravamo per le sconosciute campagne, in una bella domenica di settembre. Il sentiero sembrava roccioso e dritto, nella sua salita verso nuovi luoghi. Poiché non c’è niente di meglio che scoprire nuove vie da percorrere, mi sentivo lo spirito avventuroso e fiero, e benchè fossimo in una semplice campagna intorno a paesetti conosciuti, il senso di mistero mi avvolgeva come un mantello invisibile. Mia moglie bellissima come sempre camminava col suo passo di danza leggera, respirando felice i primi odori d’autunno. Io volevo fermarmi per vivermi meglio il momento, ma lei volava sulle rocce, come un fresco vento di giubilo, stentavo a raggiungerla. Restavo indietro, e così godevo del paesaggio e della danza veemente della mia amata.

A un certo punto giungemmo a un bivio, due strani segnali dicevano uno “per di qua” e l’altro “per di là”. Interdettta, la mia bellissima moglie si era ben fermata, alla fine del dritto sentiero. Oggi, pensai, brividi strani mi dicono rari eventi, prenderemo per di qua, per di là, o prudentemente torneremo indietro? Quali eventi misteriosi seguiranno la nostra scelta? Tre strade per far tardi, se restavamo dell’altro lì a pensare, tre strade che avrebbero decretato il nostro destino. Né nulla poteva aiutarci dato che le tre vie eran deserte restando fuori dall’abitato, e non c’erano ville né gente a cavallo, soltanto noi due smarriti nel freddo improvviso di una sera d’autunno in cui i bellissimi colori del tramonto contrastavano dolorosamente con le dure incertezze della mia anima.

Chiusi allora gli occhi, per ascoltare le voci consigliere dell’universo totale. Il consiglio era veramente sorprendente: restate al bivio strambo, uniti marito e moglie, e fate l’amore fino a giorno, allora saprete dove andare.

E fu così l’amore a guidare il nostro destino.

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