Barriere apparenti
un muro, un vecchio cancello.
Il muro sostiene,
con fraterna sollecitudine
il cancello e la sua ruggine
ruggine benefica,
che non consente la chiusura
che permette alla fantasia
percorsi tra vasti orizzonti.
sabato 25 aprile 2009
mercoledì 15 aprile 2009
gioia felicità
Gioia felicità è guardare
un albero in fiore
un tetto di tegole rosse
il mio cagnolino che corre e annusa il mondo
i miei amici che scrivono come me
i nostri pensieri ascoltati da tutti
questo è amore
gioia delicata dell'esistere.
un albero in fiore
un tetto di tegole rosse
il mio cagnolino che corre e annusa il mondo
i miei amici che scrivono come me
i nostri pensieri ascoltati da tutti
questo è amore
gioia delicata dell'esistere.
giovedì 2 aprile 2009
emozioni...
Io vedo emozioni di altri comparire e andarsene con il preciso schema e il preciso andamento che mi è stato spiegato nella lezione di mercoledì scorso: inizio, breve durata, finale disteso.
Invidia, forse, sento pensandoci.
In me ogni emozione, primaria o secondaria, è una forza ignota e incontrollabile che prende il comando sul mio corpo i cui gesti sono significativi ma ahimè sempre fraintesi da chi non conosce queste eruzioni vulcaniche di portata sconvolgente, ed è sempre così e dura anche molto a lungo.
Il mio cervello funziona in maniera diversa dai normocervelli, ma non per questo funziona meno. Nel manifestare le emozioni, risponde forse esageratamente a causa di un eccesso di stimoli che si scaricano in uscita attraverso i gesti scomposti che conoscete. Ma volevo ugualmente far conoscere un modo di vivere le emozioni che non si trova sui libri di scuola, come tante altre cose “strane” di noi “diversi” che chissà perché si preferisce gettare nel cestone dell’incomunicabilità, in attesa che un potente aspirapolvere si risucchi via tutto…
Invidia, forse, sento pensandoci.
In me ogni emozione, primaria o secondaria, è una forza ignota e incontrollabile che prende il comando sul mio corpo i cui gesti sono significativi ma ahimè sempre fraintesi da chi non conosce queste eruzioni vulcaniche di portata sconvolgente, ed è sempre così e dura anche molto a lungo.
Il mio cervello funziona in maniera diversa dai normocervelli, ma non per questo funziona meno. Nel manifestare le emozioni, risponde forse esageratamente a causa di un eccesso di stimoli che si scaricano in uscita attraverso i gesti scomposti che conoscete. Ma volevo ugualmente far conoscere un modo di vivere le emozioni che non si trova sui libri di scuola, come tante altre cose “strane” di noi “diversi” che chissà perché si preferisce gettare nel cestone dell’incomunicabilità, in attesa che un potente aspirapolvere si risucchi via tutto…
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